Esercizio 1. Spiegare perché esiste un endomorfismo \( F \) di \( \mathbb{R}^{3} \) che verifica le seguenti proprietà: - \( F \) è simmetrico - il nucleo di \( F \) è il sottospazio \( U=\{(x, y, z) \mid x+y-z=0\} \) rispetto alla base - il vettore \( v=(1,1,-1) \) ha per immagine sotto \( F \) il vettore \( -3 v \). canonica Calcolare esplicitamente l'espressione di \( F \). Trovare poi, se possibile, una base di \( \mathbb{R}^{3} \) fatta da autovettori di \( F \). vol gimeuto
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L'endomorfismo \( F \) di \( \mathbb{R}^{3} \) può essere costruito considerando le proprietà indicate. Poiché \( F \) è simmetrico, possiamo rappresentarlo come una matrice simmetrica \( A \). Essendo il nucleo di \( F \) uguale al sottospazio \( U \), possiamo determinare che la dimensione di \( U \) è 2. Ciò implica che la matrice \( A \) avrà rango 1, dato che la dimensione del nucleo più il rango deve essere pari alla dimensione dello spazio di partenza. Il vettore \( v=(1,1,-1) \) appartenente a \( U \) ha immagine \( F(v)=-3v\), il che significa che \( v \) è un autovettore di \( F \) associato all'autovalore -3. Possiamo utilizzare il prodotto scalare per garantire la simmetria della matrice associata a \( F \). Quindi un possibile candidato per \( F \) è: \[ F(x,y,z) = -3(x,y,z) + \alpha \cdot (1,1,-1) \] dove \( \alpha \) è un parametro da determinare in base alle condizioni delle immagini degli altri vettori. Una possibile matrice simmetrica che mira a soddisfare queste condizioni e soddisfa anche un legame con i sottospazi è: \[ F = \begin{pmatrix} 1 & 1 & -1 \\ 1 & 1 & -1 \\ -1 & -1 & 3 \end{pmatrix} \] Ora, dato che stiamo cercando autovettori, possiamo calcolare i polinomi caratteristici di \( F \) per determinare se ci sono ulteriori autovettori associati ad autovalori differenti. Una base di \( \mathbb{R}^{3} \) composta da autovettori di \( F \) può includere \( v=(1,1,-1) \) e un'altra coppia di autovettori che possono risultare dal calcolo. A seconda delle caratteristiche definite da \( F \), possiamo cercare un autovalore nullo associato a un altro autovettore, come ad esempio un vettore perpendicolare a \( (1,1,-1) \), come \( (1, -1, 0) \) e \( (0, 0, 1) \), per completare una base in \( \mathbb{R}^3 \). Infine, assicurati di trovare un altro autovalore associato anche all’autovettore \( (1,1,-1) \) che amplifica l’analisi e potenzialmente completa la tua base.